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CONSULENZE AMBIENTALI ECOLOGICHE |
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ANALISI E CONSULENZA AMBIENTALE
Emissioni in atmosfera
IL PROBLEMA La qualità dell’aria nelle società industrializzate è influenzata da tantissimi fattori di origine antropica, che possono essere collegati alle attività industriali, al traffico veicolare, alle attività abitative e ricreative. In particolare, il controllo e la riduzione dell’inquinamento atmosferico derivante dalle attività industriali è l’obiettivo che ha ispirato un’ampia serie di norme comunitarie (direttive 80/779/CE, 83/884/CE, 84/360/CE, 85/203/CE), in attuazione delle quali è stata emanata la legge italiana che disciplina tuttora, quasi per intero, la materia. Il D.LGS 152/06, infatti, detta le norme in materia di qualità dell’aria in relazione a specifici agenti inquinanti prodotti dagli impianti industriali. Il D.LGS 152/06, insieme ai decreti e regolamenti attuativi, detta regole per gli impianti che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera, specifica le caratteristiche e le modalità di impiego delle sostanze, stabilisce i lavori limite e i valori guida per gli inquinanti nell’ambiente esterno e per le emissioni, con i relativi metodi di campionamento, analisi e valutazione.
Le imprese, pertanto, si trovano di fronte ad obblighi diversi in
relazione al fatto che siano:
LA PROPOSTA
Ognuno di questi elementi concorre a definire l’elevato standard
qualitativo dei servizi offerti, con un adeguato rapporto
qualità/prezzo. Analisi Ambientali
IL PROBLEMA Il nuovo decreto prevede, tra l’altro, che il datore di lavoro effettui una particolare valutazione del rischio da agenti chimici e che, a fronte di un esito critico, adotti adeguate misure prevenzionali e protettive e sottoponga gli operatori a sorveglianza sanitaria. Il decreto introduce i concetti di “valore limite di esposizione professionale” e di “valore limite biologico”. In taluni casi è richiesto che la valutazione del rischio chimico sia supportata da misurazioni analitiche effettuate con metodiche standardizzate. Il decreto introduce, inoltre, il concetto di “rischio moderato”, situazione che permette di derogare ai provvedimenti relativi ai controlli sanitari, alle ulteriori misure di prevenzione ed a quelle di emergenza.
LA PROPOSTA Amianto
IL PROBLEMA I più pericolosi sono i materiali friabili, i quali si possono ridurre in polvere con la semplice azione manuale e, a causa della scarsa coesione interna, possono liberare fibre spontaneamente (soprattutto se sottoposti a vibrazioni, correnti d’aria, infiltrazioni d’acqua) o se danneggiati nel corso di interventi di manutenzione. L’amianto compatto invece per sua natura non tende a liberare fibre (il pericolo sussiste solo se segato, abraso o deteriorato)
LA PROPOSTA
INTERVENTO DI CAMPO
INTERVENTI DI LABORATORIO
CONSULENZE
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